Il cibo è salute
Per la prevenzione dello spreco alimentare, tante sono le accortezze che si possono attuare in maniera semplice e veloce. Basta solo fare un po’ di attenzione e avere un tocco di inventiva. Ecco qualche piccolo consiglio per dire NO agli sprechi alimentari..
1. Acquistare senza eccedere nelle quantità
Prima di fare la spesa, pianifica i pasti per tutta la settimana.
Ricorda di controllare gli alimenti che già possiedi e scrivi una lista di quelli di cui hai bisogno.
Non farti attrarre dal miglior prezzo o da confezioni famiglia: scegli in base alle tue reali esigenze.
Un accorgimento potrebbe essere quello di fare la spesa una, massimo due volte alla settimana, in questo modo farete una selezione accurata di quello di cui avete bisogno, senza eccedere negli acquisti.
2. Evita di andare al supermercato “affamato”
Sarai tentato nell’acquistare più del necessario.
3. Leggi l’etichetta
Per essere informato sulla natura e la qualità dell’alimento e il modo migliore per conservarlo.
4. Conserva gli alimenti
Secondo le indicazioni fornite sulla confezione per evitarne un deterioramento anzitempo. Per gli alimenti conservati al freddo in frigorifero, ogni ripiano ha una sua temperatura che ti permette di conservare in maniera ottimale tutti i cibi.
5. Pratica il FIFO
First-In-First-Out, cioè “primo dentro primo fuori”.
Quando sistemi la spesa, riponi gli alimenti appena acquistati dietro o sotto quelli già presenti nel frigorifero o in dispensa la cui scadenza potrebbe essere anteriore.
In questo modo hai a portata di mano ciò che devi utilizzare per primo.
Scadenza o TMC?
Inoltre importantissima è la differenza tra: “data di scadenza” che indica il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato e “termine minimo di conservazione” che indica che il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore ma può essere consumato senza rischi per la salute.
Per combattere gli sprechi, negli ultimi anni sono nate diverse iniziative che coinvolgono singoli e imprese del settore alimentare: una di queste è TooGoodToGo , una app che permette a chiunque lo desideri di “salvare” del cibo che è ancora “troppo buono per essere gettato” (too good to go , appunto), pagando una somma simbolica e ritirando in cambio una scatola contenente cibo invenduto di bar, supermercati o alimentari.
Su questo anche noi di Teisty ci siamo attivati è per questo che quando un prodotto si avvicina alla scadenza, prima di buttarlo, preferiamo quasi regalarlo. Tieni monitorato il sito per non perdere queste super occasioni!! Visita ora la nuova sezione “In scadenza ” per trovare prodotti scontati e aiutaci a dire No agli sprechi alimentari.
Lo sapevi che..
Alcuni alimenti che abbiamo in dispensa o gli avanzi stessi possono rivelarsi insospettabili protagonisti di intriganti piatti; Sapevate che i gambi dei broccoli e dei carciofi basta che vadano pelati e poi sono ottimi da consumare o crudi o saltati? Oppure anche le bucce di patate, una volta pelate, si possono mettere in forno e creare un perfetto snack per l’aperitivo?
In genere tutti gli scarti vegetali o animali possono anche essere utilizzati per preparare un ottimo brodo vegetale o animale.
I gusci e le teste dei gamberi diventano un’elegante bisque per insaporire il risotto, le bucce degli agrumi si trasformano in scorze candite.
Altro alimento lasciato spesso a seccare è il pane.
Sappiamo bene che con il pane secco possiamo preparare molte ricette: i canederli , i crostoni, la torta di pane e via dicendo. Giocate di inventiva. Guardate cosa avete in frigo e al posto che buttarlo perchè è un po’ ammaccato o non vi piace più preparate una ricetta svuota- frigo.
Se ci pensiamo bene molte ricette della tradizione, infatti, sono nate dalla fantasia delle nostre bisnonne ma soprattutto dall’arte di “doversi arrangiare”, sfruttando tutto (ma proprio tutto) quello che avevano a disposizione: questo ha aiutato a trasformare avanzi (come le polpette del lunedì fatte con l’arrosto della domenica, quando c’era…) e risorse inusuali e povere (come il pancotto o le erbe di campo) in componenti essenziali della cucina di “necessità” diventata in seguito tradizione.