scritto da Michela Artuzzi (@psicologa.michela.artuzzi)
BENVENUTO 2023!
Il mese di dicembre ci siamo presi una piccola pausa dalla pubblicazione degli articoli, ma con il nuovo anno, alcune vecchie abitudini non possono andare perse e quindi eccoci qui.
Il 2023 è iniziato da pochi giorni e già è possibile vedere, sui canali social piuttosto che sui giornali, la temuta lista dei “buoni propositi” che, come ogni anno, viene stilata da migliaia di persone e, diciamocelo, poco spesso rispettata; vi siete mai chiesti perché? Se la risposta è no, provo a darvi qualche spunto di riflessione per comprendere meglio, ma, andiamo con ordine.
Il periodo della feste Natalizie
Da quanto ho potuto osservare negli ultimi anni, il Natale divide le persone in tre categorie: chi lo aspetta con gioia e trepidazione e si fa pienamente trasportare dall’atmosfera fatta di luci colorate, canzoncine e addobbi, chi ne è indifferente, chi vorrebbe saltare a piedi pari direttamente al post Epifania.
Questi differenti approcci derivano dal fatto che ognuno di noi è diverso, per questo, sperimenta, tutto ciò che accade, a modo proprio; come ogni cosa, anche la tradizione e le feste comandate come appunto il Natale, vengono spesso vissute come un obbligo, uno sforzo a mostrare gratitudine, felicità, gioia, condivisione, perché “è periodo di festa, si è sempre fatto così”.
Ognuno di noi porta dentro sé un vissuto più o meno carico, più o meno doloroso che difficilmente se ne va festeggiando qualche giorno, magari considerando anche l’essere circondato da persone poco desiderate e, chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare, conosce bene tutto ciò; conosce bene i commenti ripetuti a tavola del tipo “Ma perché non mangi?”, “Ti ho cucinato tutto ciò che ti piace, mi fai star male se lo avanzi” o ancora “Ma non ti sembra un po’ troppo quello che hai nel piatto”?, conosce bene gli sguardi invadenti verso il corpo, gli occhi sempre addosso, l’indelicatezza, conosce bene il dolore davanti ad una tavola imbandita di cibo, che non è solo cibo, ma è un nemico, un’altissima montagna impossibile da valicare, conosce bene cosa significa non poter fingere di stare bene solo perché è festa, come si diceva poco sopra.
Chi soffre di DCA conosce bene anche la solitudine; questa parola che fa paura solo a nominarla. Sentirsi soli, incompresi, distanti da tutto e tutti, sentirsi soli anche se circondati fisicamente da tante persone, certo, ma se queste non comprendono la sofferenza, sperimentare solitudine è pressoché inevitabile. Il sentirsi soli appartiene, se così possiamo dire, anche alla famiglia che ogni giorno lotta contro la malattia, ai genitori che poche volte si sentono compresi e supportati da familiari, amici e colleghi e che si trovano a fare i conti, in qualsiasi momento della giornata, con la loro sofferenza; anche per molti di loro, quindi, il Natale non è gioia e felicità, ma un altro giorno, un altro ostacolo da superare fatto di fatiche, sofferenze ed estreme difficoltà che non se ne vanno con un sorriso, perché è festa.
Il Post-Festività
L’arrivo del nuovo anno e lo scadere delle settimane di festa sembra quasi portare un leggero sollievo, tutto, o quasi rientra nella quotidianità che ci accompagnerà per tutto l’anno a venire se non fosse per loro, i buoni propositi, che si fanno spazio, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre.
Fare un resoconto dell’anno appena trascorso e stilare una piccola lista puntata di alcuni obiettivi da raggiungere nei mesi a venire non sarebbe poi così una brutta idea se solo, come spesso accade, il nuovo anno non venisse caricato di aspettative troppo grandi da realizzare per chiunque. Vi faccio alcuni esempi pratici per capire meglio cosa intendo dire nella speranza di fare un po’ di chiarezza:
- Anno nuovo, vita nuova
- Da gennaio dieta
- Dal prossimo anno voglio prendermi cura di me
- Risparmiare denaro
- Fare sport tutti i giorni
Ecco, questi sono solo alcuni dei tantissimi esempi che avrei potuto riportare ma, se li leggiamo con più attenzione notiamo che una cosa li accomuna tutti e cinque: sono troppo grandi, perché troppo generali.
- Anno nuovo, vita nuova: cosa significa di preciso? Chiediti piuttosto cosa vorresti cambiare per iniziare una nuova vita, ammesso che tu possa farlo, in un solo anno (!); ad esempio, ci sono dei progetti che vorresti vedere attuati? Benissimo, a piccoli passi, stila una lista di cosa faresti, nella pratica, per raggiungerli.
- Da gennaio dieta: che significato attribuisci a questa parola? Nella società di oggi viene usata come sinonimo di restrizione, fare la fame, mangiare poco ossia tutto il contrario di ciò che è realmente; prendersi cura di sé partendo dall’alimentazione è un ottimo proposito ma solo se fatto sotto indicazione di esperti.
- Dal prossimo anno voglio prendermi cura di me: come? Cosa potresti fare, ogni giorno, per arrivare a sera e sentirti soddisfatto di questo punto? Cos’è, per te, il prendersi cura? Leggere un buon libro, fare una passeggiata, scrivere, meditare ecc.: prova ad essere più specifico.
- Risparmiare denaro: il grande sogno di tutti, l’avere un gruzzoletto da parte da poter usare per un viaggio o per l’acquisto di beni importanti ma non sempre tutto va secondo i piani. Potrebbero esserci degli imprevisti per cui potresti vedere il tuo obiettivo svanire nonostante il tuo massimo impegno nel rispettarlo. Se ciò dovesse accadere potrebbe essere facile per te, ritenerti responsabile del fallimento di questo punto. Per questo ti suggerirei di modificarlo in “Provare a risparmiare denaro” magari, aggiungendo a lato, una cifra che ritieni possa essere giusta e reale per te, valutando il tuo lavoro, lo stile di vita e le spese fisse che devi affrontare.
- Fare sport tutti i giorni: è oramai risaputo che il mantenersi attivi faccia bene alla salute, ma praticare sport tutti i giorni non solo è controproducente a livello fisico in quanto anche il corpo necessita di riposo per funzionare al meglio, ma richiede anche l’investimento di molto tempo ed energie. Concediti quindi del tempo per muovere il tuo corpo, per sentirlo, per essere grato di tutto ciò che ogni giorno fa per te.
Questi sono solo degli esempi del perché, molto spesso, le persone faticano a rispettare i buoni propositi che stilano ogni anno, ma sono certa che, con qualche accortezza sarà più facile rispettarli sempre, senza la necessità di metterli per iscritto ogni volta, perché con il tempo, rientreranno nelle abitudini di vita quotidiana di ognuno.
…Nei prossimi articoli affronteremo più nel dettaglio questi argomenti, se vuoi approfondire ancora vai al nostro blog dove trovarai gli articoli delle nostre esperte dell’alimentazione sana.
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