Le cause principali del gonfiore addominale
Il gonfiore addominale può localizzarsi sia nella zona della dello stomaco e sia sotto l’ombelico.
Ecco alcune delle principali cause:
- eccessivo consumo di cibo;
- assunzione di cibi con un elevato contenuto di fibre;
- stitichezza;
- alterazione della flora batterica;
- eccessiva presenza di gas intestinali;
- sindrome del colon irritabile;
- fattori ormonali.
Nel genere femminile, inoltre, hanno un ruolo determinante nello sviluppo del gonfiore addominale anche i cambiamenti ormonali dovuti al ciclo mestruale o, più avanti con gli anni, ai mutamenti relativi alla menopausa.
Nella maggioranza dei casi il gonfiore addominale risulta come un banale disturbo che, con le opportune e semplici modifiche del proprio stile di vita, può essere facilmente eliminato. In altri, invece, costituisce il sintomo di una vera e propria patologia in atto.
Se al pasto abbiamo mangiato troppo sicuramente ci ritroveremo con lo stomaco e l’addome gonfio, è del tutto normale! Ma si risolverà presto non appena avremo digerito tutto.
Anche un eccessivo consumo di fibre può provocare questo disturbo, a causa della maggiore quantità d’acqua che verrà trattenuta nell’intestino.
La causa più comune del gonfiore addominale risulta essere un’eccessiva presenza di gas intestinali. L’apparato gastro intestinale produce giornalmente, per effetto di batteri e lieviti presenti, una miscela di gas composta da: idrogeno, metano, anidride carbonica e tracce di: acido butirrico, idrogeno solforato e solfato di carbonile.
Ogni giorno in condizioni normali, transita nel nostro addome un volume di gas che va da 0,5 a 1,5 litri, che viene eliminato attraverso il retto e l’ano.
Se per motivi di errata alimentazione o per uno stile di vita scorretto la quantità di gas addominale aumenta si verrà a creare questa tensione poco piacevole.
Pancia gonfia e patologie
Può succedere che il gonfiore addominale, e l’eccessiva produzione di gas intestinali, sia di natura patologica.
Le principali patologie che hanno come sintomo tale disturbo sono:
- intolleranza al lattosio: carenza dell’enzima lattasi che digerisce il lattosio presente nel latte;
- peritonite: infiammazione, da parte di funghi o batteri, della membrane che riveste l’addome;
- calcoli della cistifellea;
- gastroenterite: infiammazione dello stomaco e dell’intestino tenue;
- sindrome del colon irritabile: infiammazione dell’intestino che ne altera la motilità.
I rimedi per il gonfiore addominale
Per poter iniziare un trattamento efficace per il gonfiore addominale bisogna fare una corretta diagnosi, ossia individuare precisamente quale sia la causa che lo ha provocato.
La diagnosi di un esperto è fondamentale poiché il gonfiore addominale può avere diverse cause e, pertanto non è possibile avere un trattamento che sia efficace per tutte le situazioni.
Che sia dovuto a patologie o meno bisognerebbe comunque cercare di prestare attenzione alla propria alimentazione.
Prima di tutto si consiglia di limitare i condimenti, che contribuiscono ad appesantire i cibi che cuciniamo. Contrariamente a quanto si crede, inoltre, anche frutta e verdura, se non assunte nelle quantità e nei tempi corretti, possono aumentare i disturbi allo stomaco e all’intestino: l’eccesso di verdure, per esempio, che aumenta il gonfiore intestinale e della frutta, che, in alcuni casi, potrebbe dare conseguenze sgradevoli a fine pasto. Fondamentale, poi, bere molta acqua (> 1,5 litri/die) durante la giornata per regolare la motilità intestinale e contribuire alle fasi della digestione.
Tra gli alimenti che aumentano il gonfiore addominale figurano anche alcuni zuccheri che siamo soliti raggruppare sotto la dicitura FodMap, ossia fermentabili, oligosaccaridi (presenti per esempio nei legumi), disaccaridi (come il lattosio), monosaccaridi (come il fruttosio), polioli (come i dolcificanti alimentari).
Chi soffre di gonfiore, dunque, dovrebbe limitare l’assunzione di cibi che contengono queste tipologie di zuccheri. Questo non significa certo eliminare intere classi di alimenti (a meno che lo specialista non indichi altrimenti), ma imparare ad inserirle in maniera corretta nella propria dieta.
I legumi, per esempio, possono provocare meteorismo in individui poco abituati ad assumere fibre: una soluzione può essere introdurli gradualmente nella propria dieta, per esempio cucinandoli una volta a settimana, e preferendo quelli secchi a quelli precotti.
Tra gli alimenti che provocano gonfiore figurano anche le crucifere, dunque gli ortaggi della famiglia dei cavoli: anche in questo caso, infatti, si tratta di alimenti che fermentano nella nostra pancia. Non vanno però eliminati dalla propria dieta, perché sono ricchi di nutrienti antiossidanti e con funzioni antitumorali, ma vanno consumati in piccole porzioni, sempre una volta alla settimana, e limitando i condimenti.
Oltre al saper scegliere i giusti alimenti è fondamentale prestare attenzione alla masticazione, perché la digestione comincia proprio all’interno della bocca. Pranzi e cene sbrigativi, lavorare davanti al computer o magari davanti alla televisione o al telefono, che ci costringono ad assumere posizioni sbagliate, o di una “ingordigia” che ci porta a masticare molto velocemente.
Il nostro stomaco, invece, deve essere preparato a ricevere il cibo, dunque i muscoli devono essere rilassati e la posizione del corpo corretta. Una masticazione lenta, inoltre, dà avvio nella bocca a quella lavorazione del cibo che continuerà durante tutta la digestione.
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