La differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra..

La differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra..

scritto da Michela Artuzzi (@psicologa.michela.artuzzi)

Facciamo chiarezza: qual è la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?

Quando si decide di affidarsi ad un professionista, in qualunque ambito egli operi, facciamo una serie di numerose considerazioni prima di prendere la decisione definitiva; il più delle volte, questo periodo di tempo in cui si sta nel limbo tra il voler chiedere aiuto e la richiesta effettiva si allunga se si parla di salute mentale.

I tabù riguardanti il benessere psicologico e la salute mentale sono molto diffusi all’interno della società odierna ma il dubbio, più che lecito, sorge anche in relazione alla difficoltà di sapere con precisione a quale professionista, che si occupa di salute mentale, è bene rivolgersi. Innanzitutto, avrei piacere di fare chiarezza su alcuni aspetti e quindi definire chi NON E’ uno psicologo: un professionista a cui si rivolgono “i matti” colui che ascolta e basta un amico o un confidente un medico, per cui non prescrive farmaci un indovino o colui che legge nella mente colui che modifica i tuoi pensieri Vediamo quindi insieme chi è veramente uno psicologo e cosa differenzia questa figura professionale dallo psicoterapeuta e dallo psichiatra.

Lo psicologo è un professionista sanitario che, dopo aver conseguito la laurea magistrale in psicologia, ha ottenuto l’iscrizione all’Albo A degli psicologi; svolge attività di prevenzione, supporto e sostegno, promozione del benessere e della salute rivolte al singolo, alla coppia e ai gruppi.

Lo psicoterapeuta è uno psicologo che ha frequentato una scuola di psicoterapia per almeno 4 anni in seguito alla quale ha conseguito la specializzazione come psicoterapeuta ed opera quindi un intervento di carattere psicoterapeutico.

Lo psichiatra è un professionista medico che ha svolto la specializzazione nell’ambito psichiatrico; in quanto medico, è l’unico tra le figure descritte qui che può prescrivere una terapia farmacologica.

Cosa vuol dire chiedere aiuto?

Chiedere aiuto è un atto di coraggio, non è sinonimo di debolezza o mancanza di carattere come spesso si sente dire; la cura richiede capacità di ascolto di sé, dei propri bisogni e grande consapevolezza.

Affidandosi ad un professionista della salute mentale si decide di fare un percorso verso il cambiamento, che si sa, mette sempre un po’ di paura; il dizionario Treccani, sotto la voce “cambiare” scrive “subire mutamenti, modificarsi, trasformarsi”, “rendere diverso, trasformare”, “mutare relativamente a qualcosa”.

Il cambiamento trasforma, porta a qualcosa di diverso, modifica e, inevitabilmente, preoccupa, mette paura, porta con sé dubbi e domande a cui è difficile dare una risposta che sia per noi, che ce le stiamo ponendo, soddisfacente al punto giusto da farci sentire bene, felici, appagati.

Mettersi nelle condizioni di poter cambiare e accettare, in qualche modo, che questo avvenga ma non sapere come e quando richiede grande introspezione, capacità di vedersi e ascoltarsi e ascoltare le proprie necessità che forse, per lungo tempo, sono state nascoste sotto ad altro o alle quali non è stata data l’importanza che meritavano.

Quello che c’è stato, i nostri pensieri, le sensazioni, le preoccupazioni non se ne vanno mai totalmente se ci limitiamo ad insabbiarle, a coprirle con un grande masso di pietra; riemergeranno prima o poi, magari sotto un’altra forma e chiederanno di essere ascoltate e pensate, per una volta.

Riconoscere di avere un momento di sconforto, di difficoltà che ci arreca dolore e preoccupazione porta con sé la grande capacità di “volersi mettere in gioco, in discussione”; tra le tante opzioni disponibili, darci la possibilità di cambiare e non essere più gli stessi è sì, una tra le tante, ma, a volte, la più necessaria.

Quando rivolgersi ad uno psicologo?

Chiunque può rivolgersi ad uno psicologo quando, per quanto detto sopra, sente il bisogno di supporto e sostegno in un momento di difficoltà, quando sente l’esigenza di affidarsi all’Altro che, insieme, gli guardi le spalle per un po’, fino a che, non sarà pronto, di nuovo, a farlo da sé.

Come definito anche all’interno del Codice Deontologico che regola la professione di psicologo, è bene sottolineare che ogni percorso è individuale cioè differente da quello di qualsiasi altro, non è possibile definire a priori e con esattezza l’esito del trattamento, né tantomeno la durata perché il processo è determinato da un serie infinita di fattori che contribuiscono a renderlo unico.

Alla base della richiesta di aiuto è collocato un grande fattore che è la motivazione definita come la spinta al cambiamento o, ancora, la capacità di attuare un comportamento volto al raggiungimento di un obiettivo.

La motivazione è, infatti, un elemento centrale nell’ambito della cura; nello specifico, per dare vita ad un percorso di supporto e sostegno volto al raggiungimento del benessere è necessaria una personale ed esplicita richiesta di aiuto.

Un buon livello di motivazione, però, non è da limitare e circoscrivere solo al paziente ma appartiene anche al terapeuta che deve considerare anche il suo livello di interesse e, appunto, motivazione nella costruzione della relazione e alleanza terapeutica.

Desiderando toccare con mano gli aspetti più pratici della richiesta di aiuto, quali sono i passaggi da effettuare?

Tra i punti principali rientra, certamente, la ricerca di un professionista le cui aree di intervento siano in linea con la richiesta di aiuto; questo aspetto è di fondamentale importanza per una serie di ragioni, prima tra tutti, la possibilità di affidarsi ad un clinico che attui un trattamento specifico per la precisa richiesta attraverso l’utilizzo di strumenti mirati all’obiettivo.

Dopo aver individuato il professionista a cui si decide di affidarsi c’è uno degli aspetti che, a volte, si rivela essere il più arduo, ossia il primo contatto che può avvenire telefonicamente o attraverso altri canali come, ad esempio, l’indirizzo e-mail.

Da questo momento, il professionista, dopo una breve valutazione della richiesta di aiuto fissa il primo colloquio e, da quel momento, ognuno di voi, scriverà la propria, personale, storia.

 

…Nei prossimi articoli affronteremo più nel dettaglio questi argomenti, se vuoi approfondire ancora vai al nostro blog dove trovarai gli articoli delle nostre esperte dell’alimentazione sana. Seguici su Instagram o sul nostro ricettario online per avere tante ricette sane e gustose.

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